I Misteri di Santa Croce
23 Maggio 2022Visioni al “Chiostro di luce”
8 Agosto 2022Il nome di Plautilla Nelli, una delle prime pittrici rinascimentali, nasconde una commovente vicenda di riscatto femminile. In una società patriarcale come quella del Cinquecento, Plautilla riuscì a conquistarsi un posto nella storia, in particolare nella storia dell’arte, sovvertendo i cliché dell’epoca.
Pulisena Margherita - questo il suo vero nome quando nacque a Firenze nel 1524 – entrò adolescente nel Convento di Santa Caterina di Cafaggio. Suora domenicana, non poteva certamente studiare arte o imparare il mestiere di pittrice a bottega, seguita da qualche maestro: grande onore a lei che, invece, “pittora” divenne.
Come ci riuscì?
Sappiamo dallo storico suo contemporaneo Giorgio Vasari che Plautilla dovrebbe aver iniziato a dipingere da autodidatta, imitando altre opere, specialmente grazie a disegni e stampe che possedeva. Un peccato per lei non poter godere della vista dei magnifici dipinti che Leonardo, Raffaello e Michelangelo avevano realizzato a Firenze; non poteva lasciare il convento in cui viveva. Ma le era consentito vedere le opere dei maestri che avevano lavorato per i domenicani, la cerchia della famosa “Scuola di San Marco”.
Fu così che Plautilla diventò la prima pittrice fiorentina di cui si conservino opere. E pensare che riuscì a creare nel convento una vera e propria bottega, tutta al femminile, e raggiungere l’indipendenza economica vendendo i frutti del suo lavoro. Vendita delle opere che poi divenne addirittura fondamentale per la stessa
produceva una serie sconfinata di quadri per le case dei nobili fiorentini - tant’è vero che Vasari ci dice che “sarebbe noioso elencarli tutti” – perché si riteneva che le opere prodotte da donne pie fossero intrise di una maggiore spiritualità, tale da renderle perfette per le cappelle familiari private.
Plautilla Nelli: non solo prima pittrice donna riconosciuta come tale, ma anche imprenditrice di sé stessa e delle sue compagne.
Il 21 luglio a Lecce, in una cornice d’eccezione, sarà possibile vedere da vicino uno dei lavori di questa straordinaria figura. Il Chiostro dell’Antico Seminario ospiterà una tavola inedita proveniente da una collezione privata e raffigurante l’“Annunciazione”. L’opera avrà nuovamente la firma di Plautilla, affrancandosi dalla nebbia dell’espressione “artista anonimo”.
* Appuntamento Giovedì 21 luglio 2022, ore 19.30
in occasione della presentazione del libro "Il Museo che non c'è". Erga Edizioni 2021
Chiostro dell’Antico Seminario, Piazza Duomo 5, Lecce
Ingresso libero
Evento in collaborazione con Diocesi di Lecce, Fondazione Splendor Fidei, Portalecce, Benarte e Liberrima.